La trasferta di Mugnano

Non si può morire dentro!

Lasciatecelo dire, la vittoria a Mugnano, sinceramente, è stato l’ultimo nostro pensiero nella giornata di domenica. Chi vive il calcio come Noi, sa di cosa parliamo e capirà sicuramente le nostre parole. Se siete tra chi trascorre le domeniche seguendo i propri colori come fossero comete che indicano il cammino della trasferta, non avrete difficoltà nel condividere il nostro pensiero.

Già, perché una vittoria, pur se importante, non è paragonabile alla soddisfazione di aver calpestato gli spalti del “Vallefuoco”, pur privi di tessera. Oltrepassare l’ingresso del Settore Ospiti era ormai diventato una chimera, quasi una legenda, per Noi che dal lontano 26 ottobre dello scorso anno non eravamo più riusciti ad eludere quest’inutile “trovata commerciale”. In quel caso, fu ad Isola Liri che riuscimmo, con tanto di biglietto, ad entrare al “Nazareth”. Domenica, a più di quattro mesi da quel 26 ottobre, siamo riusciti a “non restar fuori”, sbugiardando per l’ennesima volta quest’assurda Tessera del Tifoso.

E così, dopo Vibo Valentia, Eboli ed appunto Isola Liri, arriva la quarta “presenza in campo”, passateci il termine, contro le dieci apparizioni al di fuori degli stadi del girone, ma comunque sempre presenti al fianco dei colori rossoblu. Chilometri e chilometri macinati con la consapevolezza di non far parte dello “spettacolo della partita”, lunghe distanze coperte con l’orgoglio di chi non molla e non si piega. Provate voi a partire sapendo che dopo svariati chilometri, caselli ed autogrill, troverete delle “porte chiuse” e dei gendarmi sempre più ostili con chi non ha accettato di tesserarsi, provateci e fateci sapere!

Siamo sinceri, siamo stati tentati di ripetere l’esperienza di Fano (quando riuscimmo a crearci un “settore” su un palazzo vicino lo stadio), ma a quell’ora, a Mugnano, erano tutti intenti a guardare il “loro Napoli”, tra tric&trac e boati. La proverbiale ostilità di alcuni, e ripetiamo “alcuni personaggi del luogo” ci ha fatto desistere, anche perché non vale la pena prendersi una diffida per far capire all’amministratore di condominio (chiamiamolo così), che gli insulti che ha distribuito per tutta la gara dal suo bel terrazzo poteva benissimo venirceli a fare di persona…ma è soprattutto da queste cose che una tifoseria dimostra mentalità e maturità.

E risposta migliore non poteva esserci, che la nostra indifferenza unita alla solita goliardia, capace di farci sorridere anche in tempi bui per gli Ultras, come questi che stiamo vivendo. E così, mentre un Fondi cinico tramortiva la squadra di casa, la gioia di “essere dentro” ci faceva quasi dimenticare dell’importanza della vittoria che si stava materializzando sotto i nostri occhi. Salvo poi ritornare alla realtà, quando una Neapolis mai doma riusciva ad approfittare della solita seconda frazione dei rossoblu, riuscendo ad attrarre finalmente la nostro attenzione.

Ma ci pensava l’arbitro a farci gioire, almeno per una volta, decretando la fine delle ostilità. Di lì in poi solo vaghi ricordi, tante risate lungo il viaggio di ritorno ed un’immensa gioia per aver dimostrato a chi rimane a soffrire davanti una radio, che ancora è possibile vincere questa battaglia, la nostra battaglia contro la Tessera! Avanti Ultras, nulla è perduto!

2 pensieri su “La trasferta di Mugnano

  1. …ma vogliamo parlare del boato quando siamo arrivati? Proprio in quel momento ha segnato Lavezzi il 2-1 del Napoli a Parma. A Mugnano sembrava di essere a Fondi, sì, ma quando segna la Nazionale in una Finale dei Mondiali… pazzesco. Ci volevano anche le partite di A alle ore 12,30. Stanno uccidendo il Calcio.

    NOI ORGOGLIOSI DI NON INDIETREGGIARE

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