In casa con il Celano

Siamo solo Noi

“Nec sine Marsis nec contra Marsos trivumphari posse”…così parlò il filosofo greco Appiano di Alessandria quasi duemila anni fa. “Non si può vincere né senza i Marsi né contro di essi”…questo, in parole povere, il messaggio lanciato per riassumere la forza e la potenza del popolo dei Marsi, abitanti a quel tempo della Marsica, la zona interna dell’Abruzzo. E proprio Celano, assieme ad altri comuni abruzzesi, rivendica l’appartenenza al popolo dei Marsi e non ama definirsi Abruzzo, bensì Marsica. Ma non preoccupatevi, non siamo qui a farvi lezioni di geopolitica, tutto ciò serve solo come punto d’inizio per parlare della sfida del “Purificato”, perché in realtà a geografia avevamo 5, ma adesso, girando l’Italia in largo ed in lungo, crediamo di poter arrivare senza difficoltà alla “sufficienza”.

Ed in effetti, Appiano di Alessandria non aveva tutti i torti, visto il vigore con cui gli ultimi della classe hanno affrontato la gara con il Fondi, uscendo sconfitti alla fine dei novanta minuti, ma capaci di far tremare il “Purificato” in più di un’occasione, dimostrando ancora una volta, se ancora ce ne fosse bisogno, che le classifiche lasciano il tempo che trovano e servono solo ai “pennivendoli” di turno per commentare ciò che non vedono con i propri occhi.

Il “Purificato”, non più baciato dal sole autunnale, sta lasciando spazio alle lunghe e fredde domeniche invernali, quelle domeniche che difficilmente ti accolgono con una temperatura mite e che allontanano dallo Stadio anche quei pochi furbetti che continuano ad acquistare biglietti di Curva ed a posizionarsi in Tribuna Coperta, in barba a chi, correttamente, spende più di loro per sedersi su quei seggiolini, ed in barba alle diffide previste per questi “comportamenti”. Freddo pungente o sole cocente, gli unici a stare sempre lì al loro posto, sono quelli della Iacuele. Strano ma vero, di domenica in domenica, la Iacuele non fa mai registrare cali, anzi, mentre “il campetto di calcetto” si svuota, la Curva si riempie di cuori pulsanti per quei due colori che scendono in campo. Oggi più di ieri, su quei gradoni, mani e voce ce la mettono tutta per far sentire meno solo gli undici in campo, che se fosse per il restante pubblico, giocherebbero sempre “fuori casa”.

In campo, appunto, un Fondi mai domo, nel vero senso della parola, ha recuperato l’ennesimo svantaggio iniziale tra le mura amiche, dilagando alla distanza nella difesa di burro dei marsicani, che forse pagano la giovane età della retroguardia. I rossoblu bissano la vittoria in Coppa contro il Frosinone che, a quanto pare, è servita a rivitalizzare il morale degli undici in campo e dell’intera rosa. Vittoria in Coppa che non ha però rivitalizzato una Città fredda, assente anche quando la Serie A è ferma, segno tangibile che le scusanti non possono più essere utilizzate per spiegare i motivi del disinteressamento verso i colori rossoblu. E’ ora di finirla con le solite “giustificazioni”, lo sappiamo benissimo che in Città a nessuno importa delle sorti del Fondi e sappiamo anche che la Stanley continua a registrare scommesse che vedono “il Fondi perdente”. Complimenti vivissimi fondani con la “f minuscola”, sperando che prima o poi vi giochiate anche la casa e la moglie!