La trasferta di Eboli

“Vota Antonio, vota Antonio!”

Succede, nella nostra bella ma bistrattata Nazione, che per poter seguire la propria squadra in giro per lo Stivale, ci sia bisogno di un bancomat, o almeno questo è quello che dicono gli altri. Già, perché chi vuole a tutti i costi esserci, senza bancomat, tessere e quant’altro, ancora può farlo. Chi vuole continuare a seguire come si faceva fino a due anni fa, può farlo senza problemi e se ci si definisce Ultras, si dovrebbe continuare a viaggiare, a macinare chilometri, ad attaccare la pezza ovunque, che sia un settore ospiti o un cavalcavia da cui si può comunque guardare la partita e tifare. La collocazione, per Noi, è solo un piccolissimo particolare, insignificante, visto che negli anni ’80 erano in pochi ad andare in trasferta e nei venti anni successivi si è andato ovunque solo perché sicuri dentro a quattro reti circondati dalle FdO. Non è un segreto che i predecessori del Mondo Ultras hanno spesso “evitato” trasferte pericolose.

Succede, da Nord a Sud, che avvenga una “scrematura naturale” capace di dividere le schiere ultras in tre gruppi: il primo formato da chi, in nome della classifica e del risultato, ha detto addio a coerenza e mentalità, decidendo di tesserarsi e passando da un “onore ai diffidati” ad un “chissenefrega dei daspati, l’importante è che io mi veda la partita”; il secondo gruppo, invece, è formato da chi ha deciso, a malincuore o per opportunismo, di tirarsi fuori e sciogliersi, autosospendersi o addirittura lasciando vuoti gli spalti senza nemmeno provare a lottare; il terzo gruppo ha invece deciso di continuare ad attaccare i propri adesivi negli Autogrill, a pisciare lungo le strade provinciali, a toccare le punte estreme dello Stivale, arroccandosi su una collina, scegliendo un camion come tribuna o tentando in tutti i modi di entrare in uno degli stadi del proprio girone, in un modo o nell’altro, riuscendo a vincere, di domenica in domenica, ancor prima che la propria squadra entri in campo. Già, proprio come Noi ad Eboli, vittoriosi per esser riusciti ad entrare in Tribuna Centrale al “Dirceu” e vittoriosi in campo.

Capita così, ad Eboli, che in un mercoledì di inizio Ottobre, quattro ultras Fondani arrivino con la convinzione di restare fuori dallo Stadio, dopo un viaggio di duecento chilometri tra goliardia e spensieratezza, spensieratezza d’obbligo quando si macinano chilometri con il dubbio di non riuscire ad entrare dopo aver oltrepassato mezza Campania. Ad attenderci, i soliti “giocherelloni” in divisa, che da queste parti hanno una comicità unica nel genere, chissà forse li prendono con queste caratteristiche per far fronte alle evidenti mancanze. Senza attendere l’apertura del Settore Ospiti e sicuri di non trovare “buon senso” in chi passa le proprie giornate tra abusi di potere e becere soddisfazioni, ci incamminiamo verso la Tribuna di casa, dove troviamo una moltitudine di persone ancora fuori dai cancelli, tutto ciò grazie a biglietti nominali che rendono la visione di una gara ormai una chimera.

Capita così, che grazie alla nostra perseveranza riusciamo ad entrare in Tribuna al “Dirceu” senza alcun bancomat, senza alcuna tessera e soprattutto senza alcun biglietto. Accade che anche ad Eboli, le nostre pezze riescano a vedere il campo dalla recinzione, senza trovare posto su cavalcavia o pinete, e tutto ciò grazie alla nostra tenacia ed a quella di un personaggio che non finiremo mai di ringraziare. “Antonio di Eboli”, così si è presentato a Noi e così lo ricorderemo, un signore sulla cinquantina che senza averci mai visto prima di mercoledì, ci ha stretto la mano ed è riuscito a “spalancarci le porte del Dirceu”. Altro che tessera, con Antonio entriamo ovunque!

8 pensieri su “La trasferta di Eboli

  1. Tre società di Lega Pro – Vibonese, Alma Juventus Fano e Fondi – sono state deferite dal Procuratore federale, esaminati gli atti e valutate le risultanze dell’istruttoria espletata dalla Commissione Criteri Infrastrutturali, alla Commissione Disciplinare Nazionale.

    Deferiti anche i dirigenti dei tre club: si tratta di Giovanni Caffo per la Vibonese; Antonio Franchi e Paquale Lanzillo per il Fondi e Alberto Caverni e Giorgio D'Innocenzo per il Fano.

  2. …è sempre bello appendere una pezza alla rete, vetrata o quel che sia..viva gli off

    _sisao_

  3. Ragazzi sono un tifoso del perugia,vorrei sapere visto che non ho la tessera del tifoso…dove potrei andare a prendere un biglietto per vedere la partita,logicamente non potendo andare nel settore ospiti anche la gradinata andrebbe bene…!!!Ultras liberi,no alla tessera del tifoso…!!!Grazie a presto

  4. Per il tifoso perugino: a Fondi non riuscirai a comprare il biglietto, o meglio, non te lo venderanno proprio. Lametini e Paganesi sono rimasti fuori.

  5. Ciao a tutti, son un tifoso del Perugia.  Avete scritto che altre tifoserie sono rimaste fuori (immagino senza tessera), ma un nostro gruppo non tesserato contro l'Aprilia a Fondi è entrato. Il servizio d'ordine non è lo stesso?
    A domani….i colori ci dividono….la mentalità ci unisce!

  6. Quando gioca in casa l'Aprilia agli ingressi ci sono gli omini in giallo e le FdO sono molto più permissive, mentre quando gioca il Fondi, agli ingressi è pieno di FdO e non lasciano entrare niente e nessuno. Misteri Italiani.

    Se riuscirete ad entrare, non potrà che farci piacere…siamo tutti sulla stessa barca.

    Ultras Liberi

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