La trasferta di Latina

Il calcio siamo noi…

Che non ci sarebbe stato possibile andare al “Francioni” di Latina lo si sapeva già da tempo, da quando nel girone di andata fu vietata la trasferta di Fondi ai non tesserati di Latina. Per via di questo ennesimo atto di repressione camuffato da “misura di sicurezza” abbiamo dovuto rinunciare a popolare la Tribuna Centrale del Francioni. Ormai, queste scelte discutibili fanno parte del gioco del calcio, non bisogna rimanere esterrefatti, ma la cadenza con la quale Questure e Prefetture decidano, senza minimamente servirsi di una logica precisa, le presenze e le assenze di questa o quella tifoseria, fa veramente pensare che ai posti di comando siedano persone incapaci ed incompetenti.

E ciò possiamo affermarlo con dei dati di fatto, basti ricordare che quest’anno ci sono state vietate due gare, la prima a Campobasso, dove approfittando della malleabilità della Società rossoblu, siamo comunque riusciti ad entrare e sapete come; la seconda a Latina, domenica scorsa, dove purtroppo si sono avuti secchi “No” già dal sabato, che ci hanno fatto quindi desistere dal tentarle tutte anche la domenica. Ma non ci siamo arresi, Noi Ultras a Latina siamo andati comunque e sotto una pioggia incessante abbiamo “urlato” il nostro dissenso con uno striscione che faceva bella mostra di sé fuori il parcheggio del Settore Ospiti. Rimaniamo quindi stupiti da questi divieti che sempre più spesso colpiscono a “macchia di leopardo” senza tenere conto dei rapporti tra le varie frange del tifo. Non era un mistero che sia Campobasso che Latina non fossero di certo ostili nei nostri confronti. Ed allora, in base a cosa vengono diramati comunicati e determinazioni? Chi c’è dietro queste decisioni “poco illuminanti”? Non ci si meravigli se poi non si riesce a scoprire, dopo mesi e mesi di ricerche e indagini, chi abbia ucciso Sarah e Yara!

Da anni, al contrario di ciò che potrebbe sembrare, la “caccia alle streghe” messa in atto da chi non ha certo la fedina penale “illibata”, non mira a debellare corruzione, malasanità, pedofilia e mafie, ma ha concentrato i propri sforzi per metter fine a ciò che di più bello ha una partita di calcio, a ciò che da decenni popola gli stadi italiani, a ciò che si chiama “Ultras”. Non venissero a lamentarsi poi, se in Germania fanno i pienoni e in Spagna i Campioni…l’hanno voluto loro!

E come già successo al “Selvapiana”, anche il “Francioni” ha avuto la nostra presenza, e poco importa che non sia avvenuta durante gli ennesimi novanta minuti “disastrosi” di un’annata che speriamo finisca presto, poco importa se non c’era nulla di rossoblu sugli spalti. Conta però il fatto che un manipolo di Ultras ha dato i calci alla sveglia molto presto, combattendo con il vento e lo spray per riuscire a presenziare comunque, anche se in modo diverso dalle altre domeniche, ma comunque da Ultras. Presenziando con uno striscione che non ha bisogno di altre parole e che rappresenta il nostro essere: “Il calcio siamo noi, basta divieti”!