Finché Vivrò #2

Finché vivrò…

Ecco la seconda pubblicazione per la fanzine degli ultras rossoblu, in occasione della gara interna col Diana Nemi. In copertina un invito per le giovani generazioni a stringersi attorno al pianeta Old Fans ed alla squadra di calcio della città. In un mondo sempre più privo di valori e lealtà… l’ambiente di una piccola grande famiglia ultras per "vivere davvero", senza limitarsi alla noiosa sopravvivenza. Emozione dopo emozione, nell’elettrizzante altalena di stati d’animo che un risultato ti può dare, sempre e comunque al fianco di una passione. All’interno del pieghevole il resoconto del derby col Terracina, della prima gara di Coppa a Bassiano e della trasferta a Mentana. In evidenza il racconto della presenza fondana in quel di Milano per Italia-Francia ed un interessante articolo "affittato" dagli amici di "A casual life" dall’indubbio romanticismo pallonaro. Chiudono il secondo atto stagionale di "Finché vivrò…" alcune immagini delle ultime partite sugli spalti, al seguito del Fondi, ed i numeri del Campionato di Eccellenza. Alla prossima.

Anno V – Secondo Atto

4 pensieri su “Finché Vivrò #2

  1. …grazie sez, e bentornato su queste rive. Spero non si tratti solo di una visita di passaggio, sai bene quanto mi faccia piacere risentirti!

    Intanto, per coloro i quali non avessero avuto la possibilità di leggerlo tra le pagine della fanzine, eccovi l’articolo “Ridateci il vero calcio: nostalgia canaglia”.

    Lo sfogo è degli amici di “A Casual Life” sulle colonne del loro blog, all’indirizzo http://www.oag1701.splinder.com, uno dei link del nostro piccolo grande spazio internettiano. Una sana dose di romanticismo pallonaro che riporta alla mente il calcio di qualche primavera fa…

    “Per una volta fingiamo di ignorare le solite cazzate che si stanno dicendo sul falso problema della violenza degli stadi (sì, perchè all’uomo medio idiota è più facile far credere che la sua inutile vita sia messa in pericolo dal cattivo teppista da stadio che non dal criminale comune che imperversa 7 giorni su 7 nelle strade… ma tant’è, il primo problema è di più facile risoluzione) e facciamo un po’ di amarcord indotto da riflessioni post domenica calcistica.

    Una volta collezionare i biglietti delle trasferte era una figata pazzesca: ognuno diverso dall’altro, con i loghi delle squadre e spesso un profilo della città ospitante e qualche giocatore rappresentativo; oggi 9 su 10 provengono dal circuito Ticket One e sono assolutamente identici, sia che tu vada a Genova, Firenze o a vedere gli Who in concerto… Capitolo televisioni: dopo “90° Minuto” che, come sappiamo tutti, era un cult mostruoso, si girava su Rai2 per seguire un tempo di una partita di Serie A! Sì, una trasmissione che adesso non vedrebbe nemmeno uno scappato dal manicomio allora era attesa come la manna dal cielo… C’era Bruno Pizzul che commentava stancamente, visto che pure lui sapeva già il risultato, 45 minuti (solitamente il secondo tempo, ma a volte pure il primo se c’erano stati più goal) della partita più interessante della giornata. Il bello è che quale fosse questa partita nemmeno veniva annunciato quindi c’era pure una sorta di attesa…

    Poi “Domenica Sprint” che francamente faceva cagare (basta dire che ha partorito il Telebeam… lasciamo perdere!), ma la sigla trash del “Goleador” resta un cult… E, per finire degnamente la giornata la “Domenica sportiva”! Si attendevano con ansia servizi più lunghi, interviste a personaggi veri (pensate ai presidenti anni ’80 che spettacolo che erano nelle dichiarazioni!), le prime immagini di scontri sugli spalti o delle coreografie delle curve e poi la moviola di Carlo Sassi… Artigianale e non invasiva: mostrati i casi sospetti si passava ad altro… La moviola non diventava come oggi l’argomento principe della trasmissione! E poi altro che patetiche troiette che fingono di capire di calcio quando il loro unico scopo è trombarsi un calciatore! C’era solo Maria Teresa Ruta, “il sorriso che non conosce confini” come la presentava Sandro Ciotti, che potrà stare pure sui coglioni, ma sapeva stare al suo posto. Ora invece abbiamo come fulcro delle trasmissioni le liti tra la La Canalis e Mughini oppure i commenti di un cialtrone come Abatantuono… Forse se qualcuno si domandasse perchè c’è un disamore verso il calcio farebbe bene a riguardarsi quelle trasmissioni e poi vedere quelle attuali”.

  2. un saluto a te, anche se spesso non lascio commenti il vostro blog lo visito quasi quotidianamente. Faccio anche io parte di un gruppo di serie “minore” è sò quali sono i sacrifici e gli sbattimenti che bisogna sorbirsi per tirare avanti; per questo ammiro e seguo (nel possibile) in modo particolare le piccole realtà come la vostra che non hanno nulla da invidiare a piazze da serie A…anzi…

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