Archivi del mese: Aprile 2013

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 29a giornata

Arzanese-Fondi
5-0
Aversa-Poggibonsi
0-1
Campobasso-Borgo Buggiano 0-0
Gavorrano-Martina 2-2
Hinterreggio-Foligno
0-1
L’Aquila-Chieti
1-2
Pontedera-Aprilia
1-1
Salernitana-Melfi
2-1
V. Lamezia-Teramo
1-3

 

Classifica P G V N P
SALERNITANA 60 29 17 9 3
PONTEDERA 55 29 15 10 4
CHIETI (-1) 49 29 15 5 9
APRILIA
47 29 13 8 8
POGGIBONSI
46 29 13 7 9
L’AQUILA
46 29 12 10 7
TERAMO
44 29 12 8 9
MARTINA
39 29 9 12 8
MELFI
38 29 9 11 9
FOLIGNO
37 29 9 10 10
ARZANESE
36 29 9 9 11
BORGO BUGGIANO
35 29 7 14 8
GAVORRANO
35 29 8 11 10
HINTERREGGIO
35 29 9 8 12
VIGOR LAMEZIA
34 29 7 13 9
CAMPOBASSO (-2)
34 29 9 9 11
AVERSA
15 29 3 6 20
FONDI 13 29 3 4 22

 

In casa con la Vigor

Tutto il resto è noia!

Ci sono domeniche che pur volendo cancellarle, non andranno mai via dalla mente, incastrate tra ricordi più o meno piacevoli. Ci sono momenti che pur volendo estirparli, difficilmente abbandoneranno i nostri pensieri e continueranno imperterriti a ripresentarsi ogni qualvolta ci sarà da soffrire.

Nel calcio, a soffrire non sono certo i dirigenti, che dietro una scrivania muovono i fili che gli pendono dal capo e di cui essi stessi sono vittime. Né tantomeno soffre chi va in campo, senza pensieri, senza assilli, senza coglioni e senza dignità, che in una stagione fanno registrare più presenze in discoteca piuttosto che sul prato verde.

Soffre e ci sta male, invece, chi ama i colori di una squadra e solo quelli, senza idolatrare a destra e manca perfetti “zingari del calcio”, che oggi son qui e domani chissà. Soffre chi scalda il collo ed il cuore con i colori della propria fede calcistica, amando una maglia e solo quella. Soffre chi ama la sua donna e la tradisce solo con un pallone, che non ha più nemmeno il fascino di una volta. Ha perso gli esagoni bianchi e neri e non fa più l’effetto di un tempo, ma rimane sempre il primo amore di tutti Noi, quello che non si scorda mai. Quello che da piccolo non ti fa dormire e che crescendo ti ruba il sonno, perso su qualche svincolo della Penisola, fermi a qualche incrocio con il dubbio di quale sia la strada giusta per arrivare allo stadio.

La vita di un ultras non è tra le migliori immaginabili ed ecco perché sono in pochi a sceglierla ed a potersene fregiare. Dirsi “ultras” è una cosa, vivere 7 giorni su 7 la propria curva è un altro paio di maniche. Mangiare polvere, sacrificarsi per poter seguire ovunque la squadra, oppure preoccuparsi per far sì che ci sia qualcuno che possa portare la pezza in trasferta, anche solo una persona, anche solo un ultras, anche solo uno di Noi, purché ci sia la pezza al seguito dei rossoblu. Essere ultras è difficile, fidatevi, ma è la cosa più bella che vi possa capitare.

La vita di un ultras è fatta di trasferte, corte o interminabili che siano, anche se le seconde sono maledettamente più affascinanti delle prime. Albe e tramonti osservati dai finestrini di un transit mentre a fatica cerchi di chiudere occhio, ma sai già che non ci riuscirai, perché dagli altri sedili faranno di tutto per romperti i coglioni. La vita di un ultras è fatta di coreografie, striscioni e spettacoli sognati e realizzati di notte. La vita di un ultras non bada ai fronzoli, non bada alla classifica e nemmeno allo spettacolo, si accontenta del nulla purché ci siano dei gradoni da colorare e riempire di passione. La vita di un ultras è così difficile da spiegare, che nemmeno uno psicologo riuscirebbe a comprendere perché ami di più una salvezza conquistata  negli ultimi novanta minuti piuttosto che una promozione con cinque giornate di anticipo.

La vita di un ultras non ha allori, al massimo gratificazioni, che non si chiamano vittorie o promozioni, ma sono quelle domeniche in cui l’orgoglio e la passione ti fanno apprezzare dagli avversari, dai dirimpettai, da chi mastica di curva e sa perfettamente quali siano i valori che albergano in chi è ultras. Sconfitte e retrocessioni fanno parte del gioco ed è assurdo piangerci su. Ecco perché ci avete visto piangere per una vittoria, ma mai ci vedrete piangere per una sconfitta!