Scally


"SCALLY"


Andy Nicholls ha vissuto 25 anni di hooliganismo al seguito dell’Everton Football Club: le battaglie di massa degli anni ’70, la nascita della cultura casual, il boom dell’ultraviolenza della prima metà degli anni ’80 e la scrematura degli anni ’90 con firms sempre più piccole, compatte ed organizzate. Gli Scousers sono sempre stati odiati dagli altri tifosi per tutto quel rubare e l’uso disinvolto dei coltelli. Senza dubbio sono stati gli Scallies i primi ad andare all’estero a rubare roba griffata, dando così via all’era casual. Quanto a sfregi e coltellate, basterà leggere la truce storia dei County Road Cutters e dei loro attacchi a base di Stanleys, rasoi, coltelli di ogni genere, asce e machete. Dalla stazione di Lime Street a Goodison non è mai stata una passeggiata per deboli di cuore e la sostanza era che se qualcuno si presentava con una firm a Goodison veniva pestato, e spesso tagliato. Un’accurata e circostanziata ricostruzione dello sviluppo della Terrace Culture nel Merseyside, arricchita da un’aneddotica a cinque stelle e condita da vagonate di tipica verve Scouse. L’odio per i Reds, incattivitosi col passare degli anni mentre una volta gli hooligans dei due clubs potevano mescolarsi per attaccare mobs rivali in visita in città, soprattutto nel caso di Mancs e Cockneys. L’acredine sanguinaria messa su con i Boro. Il confronto violento con le firms della capitale analizzato esaurientemente per singolo club. Il problema del razzismo e le implicazioni della campagna “Everton Are White”. Il difficile inserimento degli Scousers nella scena della nazionale. L’Heysel, vissuto in prima persona. La rivista GIT, ideata da Nicholls come prima fanzine hooligan indipendente e bandita dal governo dopo un solo numero. La rifioritura dalla componente hooligan con gli Snorty Forty. L’Europa vissuta in due campagne di coppa e attraverso una serie di effervescenti ritiri pre-stagionali. Il traghetto dirottato nel mezzo del mare d’Irlanda. Le molotov al pullman del Wimbledon e il piano per accoltellare Vinnie Jones. La trasferta in limousine.