Cardiff Soul Crew

"CARDIFF SOUL CREW"

La Soul Crew, formatasi nei primi anni ’80, ha ereditato e reiterato i comportamenti turbolenti dei tifosi del Cardiff City AFC degli anni ’70, riunendo sotto il proprio nome degli irrequieti ragazzi Gallesi per nulla interessati ai dogmi nazionali della palla ovale. I "Lads" preferivano seguire il Cardiff City, abbracciando con grande stile il look casual e sfruttando bene ogni minima occasione per confrontarsi rudemente con firms rivali. David Jones e Tony Rivers in periodi diversi sono stati membri di primo piano della crew e hanno unito brillantemente i propri ricordi per scrivere un racconto sincero e nostalgico su cosa significasse fare parte della gang. Pur coprendo quasi tre decenni (’74-’02) il libro, diviso in due parti, è focalizzato sugli anni ’80 e ’90. La Soul Crew, che ha preso il nome dall’amore dei propri membri per la soul music, si è sempre caratterizzata per la completa assenza di una capacità organizzativa, finendo col consegnare all’azione delle gradinate tante piccole firms provenienti da varie zone di Cardiff, dalle vicine città industriali e dalle valli del Galles del Sud. Tante schegge impazzite libere di agire in maniera indipendente. Il travaso di energie verso la scena rave sul finire degli anni ’80 ha avuto a Cardiff un impatto decisamente inferiore rispetto al resto delle firms Inglesi, consegnando agli anni ’90 una gang sempre più attiva. L’ossessione maniacale per la moda casual che si è affiliata al football viene ricostruita dettagliatamente per provare a spiegare come una cultura giovanile abbia saputo irreggimentarsi in un mimetismo funzionale. Il Cardiff City AFC nelle ultime decadi è stata una vera squadra yo-yo, sempre indaffarata a rimbalzare nelle varie divisions della FA e questo ha permesso alla Soul Crew di mettersi alla prova tanto contro i grandi nomi (Millwall, Chelsea, Pompey, Birmingham) quanto di fronte a mobs di piccoli clubs che, se prese troppo sottogamba, potevano rivelarsi il peggiore degli incubi anche per una tifoseria tosta come quella al seguito dei "Bluebirds".