Pompey 6.57 Crew


"POMPEY 6.57 CREW"

Portsmouth, una città dura e difficile arroccata intorno al porto militare, una rancorosa giungla di cemento tirata su dopo i bombardamenti. Alle 6.57 dalla costa sud partiva per Londra il primo treno del mattino. I tifosi in trasferta al seguito del Pompey (Portsmouth Football Club) potevano così arrivare in qualunque posto ad un’ora decente, l’ideale per dei geezers in cerca di azione. Chi si trovava a bordo di quel treno faceva parte a tutti gli effetti della 6.57 Crew. Rob Silvester, per anni faccia di primissimo piano a Fratton Park, con l’aiuto di Cass Pennant ricostruisce nel dettaglio gli anni d’oro della 6.57 (’81-’86). Un periodo ruvido in cui le reputazioni si conquistavano ancora alla vecchia maniera e che ha visto la 6.57 stabilirsi nel gotha delle top firms Inglesi tanto per l’azione quanto per lo stile nel vestire. Attraverso ricordi personali e testimonianze dirette di altri top boys vengono ripercorsi 30 anni di Terrace Culture. Gli Original Pompey Skins; i Pompey Animals dei pazzi anni ’70; l’esplosione casual della prima metà degli anni ’80; l’esodo finale verso la scena rave, con parecchie firms in giro per il paese a mettere all’incasso le proprie particolari capacità organizzative. Il PFC negli anni ha attraversato (purtroppo per i propri tifosi) tutti i vari campionati permettendo così alla frangia violenta di andare a confrontarsi e scontrarsi con una moltitudine di firms. Tutte queste rognose rivalità sono analizzate per singolo club con alcune mobs (Millwall, Chelsea, Leeds, Newcastle) a meritarsi un capitolo a parte, come del resto la questione dell’astio storico, geografico e sociale con la città di Southampton. La 6.57 con la sua fame di chaos senza volerlo arrivò anche ad essere la scintilla di una Rivolta Rastafariana a base di guerriglia e saccheggio nelle strade di Derby. E osò perfino fondare un partito al limite della goliardia, decidendo di fatto l’esito delle elezioni a Portsmouth visti i 455 voti raccolti, sottratti in buona parte al SDP che si vide portar via la poltrona dai Tories per un misero scarto totale di soli 205 voti. Uno sguardo diretto in un mondo sotterraneo di violenza e disordine che non finirà mai di affascinare. Una lettura basilare non solo per gli assetati di football ma per chiunque voglia leggere di un fenomeno sociale che ha cambiato la faccia della cultura giovanile. Sono quasi le sette e un treno è in partenza pieno di bravi ragazzi del Pompey!