Sulla bocca di tutti,
nella mente di pochi…

Qualcuno di voi, cari naviganti ultras, si starà chiedendo da dove arrivi questa frase ed a cosa sia riferita. Beh, di certo qualche “addetto ai lavori” starà battendo il pulsante per prenotarsi e dare la risposta esatta. Non ce n’è bisogno, siamo pronti a chiarire. Lo striscione arriva dalla Curva Nord di Latina ed è stato esposto nel corso dell’ultima gara interna dei neroazzurri al cospetto del Viterbo di Chiappini. Una provocazione che gli ultras di casa hanno voluto tirare fuori per stuzzicare l’ambiente, puntando il dito in particolare contro il facile giudizio e sentenziare di alcuni tifosi da tribuna centrale, giornalisti chiacchieroni, concittadini non del tutto coraggiosi, latinensi che osservano il crollo del calcio pontino senza muovere repliche e senza difendersi. Un’azione che probabilmente accomuna molte realtà sul territorio provinciale, e non solo. Una frase che ci siam permessi di “rubare” per dare il titolo a questo “racconto” sulla partita della scorsa domenica che ha visto il Fondi opposto ai verderosa di Alatri.

La nostra vena polemica in questo caso è però rivolta ai tanti fondani che hanno già dimenticato, ad appena un anno dalla sua scomparsa, il nostro piccolo grande amico Antonio Iacuele, mostrando indifferenza e menefreghismo, ignorando la lodevole iniziativa della nostra tifoseria. Un momento di ricordo e commemorazione che ha comunque riscosso successo e che non aveva certo bisogno di partecipazione di popolo per reputarsi riuscito o meno, ma che pensiamo avrebbe dovuto richiamare allo stadio un maggior numero di concittadini, tutti quelli che hanno vissuto la storia di “Capacchione”. Ed invece siamo qui a dover sgridare questi smemorati, queste persone dalla memoria corta che evidentemente non avevano a cuore il sorriso e la simpatia di Antonio. Non si preoccupino però lor signori, ci abbiamo pensato noi a rendere omaggio alla sua memoria, ricordandolo con amore e orgoglio di appartenenza, con la voglia di stupirlo, di vederlo sbucare nel cielo nuvoloso per sorriderci e ringraziarci di non averlo dimenticato. E al termine della partita emozionante è stato andarlo a trovare per donargli il mazzo di fiori che Capitan Rizzi e la squadra hanno voluto depositare sotto il nostro striscione “Antonio canta con noi”. Antonio ci ha ringraziato, e ci hanno tributato affetto e sentimento alcuni suoi familiari accorsi all’Arnale Rosso per l’occasione: un saluto particolare, un abbraccio fraterno sentiamo di doverlo rivolgere in particolar modo al giovane Gianluca.

La partita ed il suo svolgimento, se permettete, non hanno troppa importanza in questo momento. Come già avvenuto domenica pomeriggio sugli spalti, l’attenzione e la memoria debbono essere rivolte alla sua figura. Ed è giusto che sia così, perché Antonio ha meritato il rispetto e l’amore dei suoi fratelli di curva, come pure l’amicizia e la simpatia di tutta la città, o almeno di chi non lo ha malinconicamente ignorato e deriso. E forse quella palla sulla traversa, dopo il colpo di testa a botta sicura dell’alatrense Dongu, ce l’ha spinta proprio lui, per darci la possibilità di celebrare con una vittoria sul campo il primo anno senza quella montagna di uomo che era, è e resterà per sempre “capo degli ultras”. La fanzine ha anticipato ai presenti che gli Old Fans hanno intenzione di chiedere all’Amministrazione Comunale di Fondi l’intitolazione della curva (…che deve assolutamente essere realizzata! Ripetiamo, assolutamente!) proprio ad Antonio Iacuele e nel frattempo chiediamo alla città di esprimere il ricordo di “Capacchione” facendogli visita. Lui ringrazierà!

Per quello che riguarda l’aspetto agonistico non c’è altro da sottolineare se non che, per la seconda settimana consecutiva, i pali portano fortuna alla nostra squadra e ci permettono di fare bottino pieno al di là di meriti ed occasioni pericolose create o subite. Come già ad Artena, infatti, un legno si traveste di rosso e di blu, ed in questo caso nega ai ragazzi del vivace Scognamiglio un pareggio che non avrebbe fatto gridare allo scandalo. D’altronde l’abitudine di spolpare gli undici titolari fino a mandarli in apnea e con poco fiato in canna non sembra voler interrompersi, perché, come diciamo da mesi “finché la barca va…”. Meno male che la Dea bendata si è invaghita di noi ed ha sposato la nostra causa, perché è innegabile che dei sei punti conquistati nelle ultime due partite probabilmente ne avremmo meritato solo uno, ma sorvoliamo, l’importante non è partecipare ma vincere, in qualsiasi modo ci si riesca. Logica però vorrebbe che si fosse realistici, trasparenti e veri anche quando i soliti giornalai assenti cercano informazioni e racconti, perché il rischio che si corre è quello di illudere la piazza, disinformare, fomentare polemiche e diatribe. Ops, cavolo, anche in questo caso meglio sorvolare… “niente sacciu” direbbero a Palermo! Ed allora facciamo finta che in settimana non sia successo niente di niente, facciamo finta che non ci sia stato un altro allontanamento dalla rosa, facciamo finta che non si stiano utilizzando parametri di giudizio diversi e lezioni di morale imparziali, facciamo finta che fili tutto liscio, facciamo finta che siano sempre quei soliti “4-5” scalmanati a rompere le scatole, facciamo finta di vivere un regime dove si è tutti inattaccabili e immuni da colpe, facciamo finta che un tifoso che si sacrifica per seguire la propria fede non sia libero nemmeno di esprimere un giudizio se questo è diverso dal volere della dirigenza, facciamo finta dai… forse adattarci converrebbe, no? Ci penseremo, ci penseremo…

Per ora un invito a tutta la gioventù fondana perché segua la ciurma rossoblu nella trasferta a Terracina. Noi ci ritroveremo alle 13e30 presso il piazzale dell’ex Pretura, pranzeremo assieme (se così si più dire!) per poi partire alla volta del “Colavolpe”, sperando in un’impresa, con la gola pronta a sanguinare… per Fondi!


…la squadra ti rende onore!


…ancora tra Noi!


…finchè vivrò!


…un solo amore!


…coloriamo lo stadio!