La trasferta di Catanzaro

Onore a Noi stessi!

Dopo le porte chiuse della scorsa stagione, che ci evitarono di fatto di presenziare all’interno del “Ceravolo”, partiamo alla volta di Catanzaro di primo mattino dalla nostra sonnecchiante Città, immersa tra alberi addobbati e saracinesche abbassate. Si parte con la consapevolezza di rimanere fuori anche questa volta e di non poter calcare gli spalti del Settore Ospiti, ma si parte lo stesso, per l’ennesima trasferta della stagione. Si parte con la consapevolezza di affrontare 1100 chilometri senza la possibilità di vedere i rossoblu in campo, al massimo sentiremo i boati o i mugugni dei locali, ma si parte lo stesso. Si parte con la consapevolezza che la squadra non sta vivendo un momento felice e che di certo a Catanzaro sarà difficilissimo racimolare punti, ma si parte lo stesso. Si parte con la consapevolezza che, per l’ennesima volta, saremo solo Noi a rappresentare la nostra Città giù per lo Stivale, ad un soffio dalla punta, ma si parte lo stesso. Si parte e lo faremo fino a quando l’età e la passione ce lo permetteranno, fregandocene di porte chiuse, tessere e distanze. Si parte, questo è ciò che conta!

Il viaggio è esilarante, l’età media è altissima, sembriamo una macchinata del “centro anziani” divincolatasi dalla Gita alle Terme ed in cerca di divertimento. A guardare le facce, ci si accorge di quante partite e quante trasferte siano passate su questi volti. C’è chi ha potuto assistere alla gloriosa cavalcata del 1984 e chi ricorda malvolentieri gli anni bui della Prima Categoria e delle trasferte al primo bivio fuori Città. Tempi belli, quando torce e settori ospiti non erano chimere, ma pura realtà. Oggi, invece, tutto sembra svanito, e non viene difficile rimpiangere quei meravigliosi anni passati sui campi in terra battuta a sognare i grandi stadi.

La Salerno/Reggio Calabria, eterna incompiuta, ci fa scivolare giù fino ad arrivare alla Città dei Tre Colli, meglio conosciuta come Catanzaro. In un batter d’occhio siamo fuori la Curva Est, il Settore Ospiti del “Ceravolo”. Vecchie mura e cancellate ci “raccontano” di un passato glorioso per i giallorossi e delle innumerevoli tifoserie che da qui son passate, ma nello stesso tempo ci impediscono il benché minimo “barlume di campo”. Il “comitato d’accoglienza” è come ci aspettavamo, addirittura c’è anche il “cameraman” con la sua bella digitale, a riprendere da lontano facce e minimi gesti, perfino la marmitta della nostra monovolume. Capiamo subito che anche oggi non ci sarà verso per poter entrare, ma non ci scoraggiamo, ed una volta appesa la pezza alla grata esterna, iniziamo ad incitare i “nostri”.

Di lì a poco, “truccati & tirati” per l’occasione, arriveranno a darci “il benvenuto” tutte le FdO della Città ionica, forse stupiti dal nostro numero e dalla nostra voglia di rimanere lì fuori, fregandocene del fatto che i cori intonati non riuscissero ad arrivare chiari e limpidi sul terreno di gioco. Ma niente da fare, intrepidi e per nulla “sconfitti”, per novanta minuti abbiamo sostenuto i rossoblu, ricordando a più riprese che “la nostra fede non si tessera”.

I boati di un “Ceravolo” tornato ai vecchi splendori e il calore della “Capraro” tornata a sostenere dopo il ritorno dell’antica e gloriosa denominazione societaria, ci fanno presagire che il Fondi stia soccombendo sotto i colpi dei giallorossi. Così è, e la conferma ci arriva da uno steward che dimostra un po’ d’umanità informandoci sull’esito della gara, non che sapere il risultato fosse fondamentale per il nostro sostegno, ma almeno abbiamo evitato di andarcene senza la certezza della “disfatta”.

Una volta rimessici in viaggio verso casa, il “gruppo di vecchietti” sembrava come di ritorno da una vittoria, anche se forse, di vittoria si può parlare, per chi ha macinato più di mille chilometri sapendo di restare fuori il “Ceravolo”. Onore a Noi stessi!

6 pensieri su “La trasferta di Catanzaro

  1. «La tessera del tifoso è illegittima»
    Il Consiglio di Stato: pratica scorretta

    Accolto l'appello del Codacons: contestata la carta di credito ricaricabile. Fallisce il tavolo della pace: liti tra i big del calcio

    ROMA – La tessera del tifoso, nelle forme in cui è ora previsto il rilascio, è illegittima in quanto può rappresentare una pratica commerciale scorretta. Lo indica il Consiglio di Stato – secondo quanto fa sapere il Codacons – che ha accolto l'appello presentato dalla stessa associazione e da Federsupporter contro una decisione del Tar del Lazio.

    «Il Consiglio di Stato – fa sapere l'associazione – ha accolto l'appello presentato da Codacons e Federsupporter contro la decisione del Tar del Lazio che nelle scorse settimane aveva respinto il ricorso avverso la tessera del tifoso presentato dalle due organizzazioni. Codacons e Federsupporter contestavano in particolare il fatto che per ottenere la tessera e, di conseguenza, abbonamenti e biglietti, i tifosi fossero costretti ad acquisire una carta di credito ricaricabile, circostanza che rischia di condizionare le scelte economiche dei tifosi/consumatori».

    Il Consiglio di Stato, prosegue il Codacons, accogliendo l'appello, ha motivato sostenendo che «l'abbinamento inscindibile (e quindi non declinabile dall'utente) tra il rilascio della tessera di tifoso e la sottoscrizione di un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata potrebbe condizionare indebitamente la libertà di scelta del tifoso-utente e potrebbe pertanto assumere i tratti di una pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del consumò». Sulla base di queste motivazioni, conclude l'associazione, «i giudici del Consiglio di Stato ordinano al Tar del Lazio di fissare una nuova udienza e discutere nel merito il ricorso presentato da Codacons e Federsupporter, valutando quindi la sussistenza delle illegittimità denunciate dai due enti».
     
    Speriamo bene…

  2. Ciao ragazzi , sono un tifoso del Catanzaro ,volevo solo dirvi che vi ammiro moltissimo per il vostro modo di seguire la vostra squadra del cuore ,non e’ facile ci vuole molto coraggio , e altrettanto ce ne vuole per sostenervi in questa vostra iniziativa , dovremmo tutti e dico veramente tutti fare come voi . Spero abbiate anche voi la soddisfazione di vedere la vostra squadra risorgere anche se da fuori gli stadi che non condividono il vostro pensiero di seguire e vivere il calcio. Un saluto e un abbraccio da un tifoso giallorosso che sara’ domenica nella vostra citta’ a seguire la sua squadra .W Gli OLDFANSFONDI

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