In casa con la Neapolis

Un’altra stoffa!

16 gennaio 2011, una data che a molti non dirà nulla, ma che agli appassionati di statistiche non risulterà indifferente. Una giornata invernale tipica del centro Italia, con quel freddo pungente che ti taglia la faccia in due, e l’unica porzione di viso a salvarsi è quella vicina al collo, dove una sciarpa rossoblu fa bella mostra di se. Proprio in quella data arrivò la prima ed unica vittoria casalinga della scorsa stagione, contro un Melfi ormai “arenato” a centro classifica.

Abbiamo dovuto aspettare la bellezza di nove lunghi mesi per rivedere e riassaporare il gusto dei tre punti tra i tubi innocenti del “Purificato”, in una giornata autunnale che nulla o quasi ha in comune con quel 16 gennaio. Allora, in panchina sedeva il “mago” Trillini, mago non per i risultati ottenuti o per il gioco espresso, ma per la capacità con cui riuscì a far allontanare dallo Stadio anche i più accaniti sostenitori della Tribuna Centrale, dando il meglio di se in sala stampa, ai microfoni, piuttosto che seduto sulla panchina del Fondi. Oggi, in panca, c’è qualcuno che ha il Fondi nel cuore e non perché ha un bonifico pronto sul proprio conto corrente, ma perché da ormai venti e più anni veste di rosso e di blu, che sia una divisa con calzettoni o una tuta da allenatore. Nove mesi fa, in campo, strisciavano “reduci del calcio che fu”, intenti più a conoscere “la bella vita” che i piani alti della classifica. Oggi, sul malandato prato verde nostrano, sudano e corrono giovani di belle speranze che sopperiscono con la grinta e la tenacia ai normali “peccati di gioventù”.

In poco più di due mesi, hanno regalato molte più emozioni questi “ragazzi terribili” che gli “over” della stagione passata. Basta poi vedere dove sono finiti, per capire il loro effettivo valore in campo e soprattutto fuori. Ok, anche quest’anno non lotteremo per il vertice, questo è sicuro, non saremo tra le pretendenti ai play off, ma crediamo che con questo spirito e con questi uomini in campo, riusciremo a toglierci molte soddisfazioni.

Da quel 16 gennaio sono cambiate molte cose, altre sono rimaste immutate, ma si sa, non si può avere tutto dalla vita, soprattutto quando “si chiede ai muti di parlare”. Da quel 16 gennaio sono cambiati i giocatori, i protagonisti e gli allenatori, ma il Purificato è rimasto sempre lo stesso, un “teatro muto” scosso dai boati della Iacuele, e chi domenica c’era ha potuto constatare come 30 voci siano più forti di un assordante silenzio. Una Iacuele tornata a popolarsi, seppur non si giochi per la gloria; una Iacuele mai doma e sempre pronta a sostenere; una Iacuele su buoni numeri seppur tutto ormai faccia presagire un futuro nero per gli ultras; una Iacuele compatta, decisa e massiccia; una Iacuele che non può certo considerare chi con una tessera nelle tasche e con i figli al seguito, si è presentato a Fondi intonando prima un “Voi non siete napoletani!”(come se morissimo dalla voglia di esserlo) e poi un “Fondi Fondi vaffanculo”, che ci ha fatto sorridere per tutta la giornata. Crediamo, che la nostra indifferenza verso questi “eroi della domenica” sia stata la miglior risposta a chi cercava un po’ di popolarità nella nostra Città.