In casa con la Vigor

Il paese
dei balocchi

E’ strano come nel giro di una settimana, si possa passare interi pomeriggi prima a parlare di un’utopica vittoria del campionato, per tramutare poi i propri discorsi trionfalistici in sentenze che non lasciano spazio a speranze. E così, nelle bocche degli stolti, quelli che erano stati considerati “giovani di valore” diventano, troppo frettolosamente, “bidoni”. E così, quell’ormai famoso “7 chili in 7 giorni” di Verdone e Pozzetto, a Fondi diventa “7 opinioni in 7 giorni”, con quei conoscitori di calcio che solo la Nostra Città può permettersi. Grandi pensatori, che la domenica la passano in cerca di un accredito pur di non spendere un euro e se non riescono nell’impresa, ecco che si accontentano di guardare una delle tante squadrette di terza categoria, dove non esiste biglietto e dove è risaputo che si giochi un gran calcio. Ma il meglio come opinionisti lo danno proprio quando non muovono il sedere per le gare in trasferta, anche perché se dovessero un giorno andare, non prenderebbero mica l’Autostrada, rischierebbero poi di rimanere a digiuno perché costretti a pagare il pedaggio. Ma torniamo a Noi, dicevamo, o meglio parlavamo di come questi “Josè Altafini de noantri” riescano ad aprire bocca anche quando non sono presenti alle partite. Ed ecco così che si materializza dalle loro lingue la fatidica frase: “Ch’avet’ fatt’? Avet’ pers’ o hamm’ vint’?” E già, perché la vittoria è di tutti, ma la sconfitta è solo la Nostra…

E’ strano come siano bastati due gol dei loro idoli di Serie A per farli gioire nuovamente, dimenticando scioperi e prese per il culo di chi a fine mese ci arriva con la Lamborghini e non con la Cinquecento presa con la finanziaria ancora in corso. Sono bastati due gol ed una vittoria per fargli abbandonare il “Purificato”, per gustarsi seduti su una poltrona i loro campioni milionari pieni di “gel & fighette”. Sono bastate due domeniche per fargli dimenticare il Fondi ed i suoi colori rossoblu.

E’ strano come sia ormai consuetudine “dedicarsi” agli Ultras, di qualsiasi colore, di qualsiasi parte dello Stivale. Peccato, che negli stessi attimi in cui venivano prelevati i tre Lametini presenti al di fuori del “Purificato”, in Città scorazzavano indisturbati ladri & borseggiatori, peccato…
Strana consuetudine, quella di riempire di “attenzioni” chi macina chilometri per poter seguire i propri colori, mentre nel nostro Belpaese imperversa il crimine. Ma si sa, Re Luigi XIV inventò “le mode” per distogliere il popolino dai veri problemi del Paese e così Maroni ha inventato la Tessera per distogliere la gente comune dai veri problemi della nostra Italia, “povera Italia”…

E’ strano, o meglio, incomprensibile, come ai Lametini sia stata vietata la vendita di biglietti di Tribuna Laterale, in barba a qualsivoglia Diritto di un comune cittadino Italiano, mettendo in atto l’ennesimo abuso. Il tutto, fregiandosi di interpretazioni altrui del famoso “protocollo fantasma”, che non prevede alcun divieto, ma che fino a quando non verrà letto e compreso, resterà come un incisione romana per gli egizi…”chi vuol capire, capisca!”…

Ed è strano, ma questa volta comprensibile, come un pennivendolo del posto, pur di arrivare alla fine delle sue “venti righe per uno scellino”, possa ripetere ciò che gli viene detto a voce senza documentarsi minimamente, senza sapere di cosa si parli, ma per il gusto di terminare il capoverso, e poco importa se si tratti di verità o altro, l’importante e scrivere, vero Pinocchio?