Un sol grido…

9 Maggio 2010, ore 16.50…lancette ferme, ticchettii assenti, un boato tremendo staglia il cielo, arriva fin sotto il Pedemontano e torna indietro come un boomerang amplificato, che risuona sul prato verde del Purificato. La giacchetta nera, Formato della sezione di Benevento, soffia per tre volte nel fischietto decretando la fine dei giochi e l’inizio della festa rossoblu. Il pareggio interno contro il Boville e la sconfitta del Pomezia a Tavolara sanciscono la vittoria aritmetica del campionato da parte della Banda Liquidato, che si riversa sul rettangolo di gioco sfoggiando una t-shirt che non ha bisogno di parole:”Per la prima volta C siamo anche noi!”. Per la prima volta in 88 anni di storia, il Football Club Fondi 1922 approda nell’olimpo del calcio, per la prima volta mette piede nel professionismo. In un solo secondo scompaiono dalla mente brutti ricordi per far spazio a nuovi trionfi, trionfi che segnano forse l’inizio di una nuova era del calcio fondano. E si avvera così il sogno di molti, che fin da bambini speravano di ritrovare i rossoblu sulla schedina del Totocalcio e sulle figurine Panini.
 
Il sogno è diventato realtà, scansando malelingue e gufi, mettendo per sempre la parola fine alle loro misere vite. Il sogno si è tramutato in realtà, svegliando dal torpore la Città e risvegliando i cuori di molti appassionati, che dopo lo scotto di venti anni fa avevano appeso al chiodo le loro sciarpette. Bello è stato rivederli sui gradoni del Purificato, più tesi di Noi, più accesi di Noi, più felici di Noi. Bello è camminare per le strade cittadine e notare qua e là bandiere rossoblu appese ai balconi, sintomo forse che qualcosa sta cambiando, che finalmente la Serie A può esser lasciata da parte, anche solo per una domenica, cosa assai difficile nell’era delle pay-tv e della repressione. Oltre 2mila cuori si sono emozionati, hanno sofferto, hanno gioito ed hanno colorato la Città fino a tarda notte, per un avvenimento che ha catalizzato buona parte dei fondani e che ha visto tutta la rosa protagonista, sotto il Castello, accerchiata da un bagno di folla festante che li ha omaggiati e ringraziati per questo traguardo storico.
 
Branicki e Tufano hanno scritto il loro nome non solo nel tabellino dei marcatori, ma assieme agli altri, hanno scritto il loro nome nella mente di tutti Noi, per essere ricordati per sempre, non soltanto dagli almanacchi, ma da un’intera Città. Dal primo dei titolari all’ultimo dei panchinari va il nostro immenso ringraziamento per aver onorato questa maglia e per averle tolto di dosso quella polvere che da troppo tempo la ricopriva su in soffitta. Un ringraziamento anche a chi ha permesso tutto ciò e a chi ha lavorato dietro le quinte. Ma lasciateci spendere due parole per un grande professionista, che prima di aver dimostrato di essere un grande allenatore, ha dimostrato di essere un grande uomo. Ci ha conquistati così, in un torrido giorno d’agosto, sotto un sole cocente sulle tribune dello “Sporting di Nola”, tra una triangolazione ed un contropiede. Non ha bisogno di presentazioni, né tantomeno di tappeti rossi, per chi ancora non l’avesse capito, stiamo parlando di Mister Liquidato. A lui va il merito di aver creduto fin da subito in un gruppo bene assortito, ma che si presentava ai nastri di partenza con tanti debuttanti in questa categoria. Eppure ha vinto e lo ha fatto convincendo gli scettici, mostrando il vero volto del calcio, quello che troppo spesso viene raccontato, ma mai messo in pratica. Lui l’ha saputo inculcare ai suoi e vedere giocare il Fondi quest’anno è stata veramente una goduria, anche per i palati fini. Spesso e volentieri abbiamo avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con il Mister e non ha mai nascosto la stima nei nostri confronti, ripagata sul campo, su ogni campo, per tutta la durata di tutte le gare del Fondi. Un grande uomo che non soffre di protagonismo e che contrariamente a molti suoi colleghi, non si trincera dietro il proprio ruolo, dimostrandosi assai lontano da quei piedistalli che tutti gli allenatori creano autonomamente con arroganza e presunzione.
 
Il Fondi approda in C2, così come non ci stancheremo mai di chiamarla, e lo fa in punta di piedi, senza fronzoli, conscio del fatto che dalla prossima stagione si respirerà un’aria nuova, diversa e piena di insidie. Molte cose cambieranno, ci auguriamo che una di queste sia lo Stadio. Da anni chiediamo la realizzazione di un settore popolare, in poche parole di una curva, ma tutte le promesse sono state disattese, speriamo che davanti gli out-out della Federazione, chi di dovere si convinca che ciò che chiediamo, in fondo, non è poi così irrealizzabile. Speriamo che la categoria riesca a creare quella cultura sportiva di cui Fondi e i fondani hanno tanto bisogno, che spesso ha limitato l’amore dei nostri concittadini verso questi colori. Domenica lo stadio traboccava di gente, ma se il Boville avesse indossato la prima maglia, molti fondani avrebbero faticato a riconoscere la squadra della propria Città, e vi assicuriamo che è la verità. Abbiamo sempre preferito i soliti malati ai tifosi occasionali e non cambieremo certo idea perché euforici per questo traguardo. Per essere tifosi di una squadra non basta acquistare una sciarpa o un cappello, ci vuole ben altro!
 
L’ultimo capoverso crediamo di essercelo meritato, senza falsa modestia siamo stati gli unici a seguire sempre ed incondizionatamente, ovunque, con qualsiasi avversità meteorologica, spesso in pochi, quasi mai in tanti, ma sempre presenti, per questi colori e per questa maglia. Siamo stati i primi a portare in Città la parola ULTRAS, in una Città distante e poco propensa ad ogni forma di sostegno, ma non abbiamo mai mollato. Ricordiamo con le lacrime agli occhi le trasferte di Jenne, Tor Tre Teste, Tor di Quinto, perché il passato è fatto di campi di sabbia, divisi dalle tribune solo da una rete metallica, con gente del posto ad insultarti per tutta la partita. Ma ora, anche per Noi, è arrivato il momento della gloria, delle trasferte in campi caldi, in campi che portano addosso il profumo del calcio, dove di fronte non troveremo il nulla, bensì tifoserie affermate, con anni e anni sul groppone e dalle quali bisognerà  solo imparare. Anno dopo anno siamo cresciuti, stilisticamente e qualitativamente, fortunatamente mentalità e coerenza non ci sono mai mancate, ma ora è arrivato il momento degli esami senza secondi appelli. Per poter cominciare a parlare seriamente di Ultras nella nostra Città, fondamentale e necessaria risulta la presenza di un nostro settore, una curva che debba diventare la casa del tifo rossoblu, che fino ad oggi ha vissuto di spostamenti forzati.

Spostamenti che non ci hanno però impedito di portare avanti il nostro credo, prova ne è la coreografia di domenica. Poche volte si è avuto il piacere di poter osservare spettacoli del genere, tutto pittura ed ingegno, tutto rigorosamente fatto a mano, con sacrifici fisici ed economici rilevanti. Tranne un intoppo iniziale è andato tutto bene, peccato il settore che non esalta le coreografie, comunque possiamo essere soddisfatti. Primo quarto d’ora di spessore, con treni, battimani, bandiere sempre alte e cosi possenti. Qualche silenzio di troppo ha concluso la prima frazione, ma ci siamo ripresi alla grande nel secondo tempo, con venti minuti finali di vera bolgia. Il resto lo conoscete tutti, o quasi.

“GRAZIE A TUTTI”

5 pensieri su “

  1. Lunedì 17 Maggio, alle ore 12, presso la Sede del Comitato Interregionale a Piazzale Flaminio 9, in Roma, si svolgerà il Sorteggio per determinare l’ordine di svolgimento delle gare dei Triangolari valevoli per l’assegnazione del Titolo di Campione d’Italia Dilettanti, in base alle previsioni del Regolamento pubblicato con Comunicato Ufficiale n. 85 dell’11.12.2009.

  2. Una vittoria che abbiamo il dovere di dedicare a chi non ha potuto celebrarla al nostro fianco: chi non è più in mezzo a noi, chi ha fondato il gruppo, chi ha dovuto abbandonare per cause di forza maggiore, chi non molla nonostante debba rimanere lontano dallo stadio, chi s'è fatto "grande" e non ha più il tempo e la possibilità di seguire assiduamente, chi ha scritto pagine importanti della nostra storia ma è stato costretto dalla vita a cambiare città, chi continua ad amarci anche se distante migliaia di km, chi ogni Domenica soffre in silenzio perchè non può sgolarsi insieme a noi, ma soprattutto chi se n'è andato col Fondi nel cuore…

    QUELLI CHE… NON DIMENTICANO!

  3. O LA CURVA O SI DISERTA….TIFEREMO SOLO IN TRASFERTA…BASTA PRESE IN GIRO VOGLIAMO LA CURVA……    SO GIO'

  4. Complimenti per la vostra promozione! Speriamo di superare i Playoff e che ci ripeschino, così forse ci mettono nello stesso girone di C2! Sarebbe bello affrontarci (E così mia madre, che è fondana, capirà veramente chi è il più forte…)

    Da un tifoso dell'Avellino

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