Mo è bon…

In pochi avrebbero scommesso alla Stanley su questo Fondi, in pochissimi avrebbero puntato un solo euro sui rossoblu all’indomani del ripescaggio in D. Lo scetticismo che ha accompagnato e che accompagna ancora oggi la Banda Liquidato fa capire quanto sia difficile far cambiare idea agli stolti, anche quando la realtà profuma di vittoria. Nessuno credeva in questi ragazzi, nessuno li immaginava lì su, ad un passo dalle nuvole. Ma in tutto questo tetro scenario, possiamo finalmente gridare ciò che fino a qualche mese fa sussurravamo, Noi ultras, forse gli unici a credere nel Mister e nei suoi Uomini. Quando tutti osannavano il Latina degli ingaggi faraonici e speravano in qualche acquisto roboante, Noi tiravamo dritto, sicuri che gli uomini che componevano la rosa non avevano nulla da imparare da chi invece pensava solamente a recarsi in Banca a fine mese.

 

E’ così che solo a cose fatte, il pubblico del “Domenico Purificato” non ha potuto più mentire di fronte all’evidenza. Anche per un solo attimo ognuno di voi che in questo momento sta leggendo queste righe, ha sperato che Santucci vestisse la maglia rossoblu, mentre Noi lodavamo le gesta di un bomber venuto da lontano. Era la fine di Agosto e mentre gli altri si immergevano per l’ennesimo bagno abbronzante, Noi macinavamo chilometri fino ad arrivare nel ritiro di Nusco (AV). Pochi tocchi di palla, pochi movimenti e già aveva dimostrato tutto il suo valore, condito da quell’umorismo non proprio dell’Est. All’anagrafe Piotr Branicki, ma per tutti Pietro, dato che da anni ormai si è stabilito in Italia. Si diceva fosse lento, ma già in amichevole col Cisterna aveva dimostrato il contrario; si metteva in dubbio il suo rapporto col gol, ma col Cynthia ha fatto ricredere anche i fari del “Purificato”. Già, perché per stanare i biancoblu c’è voluta una prova superlativa dell’ariete polacco e di tutta la squadra. Gli ospiti hanno dimostrato tutto il loro valore, impensierendo non poco la retroguardia rossoblu, ma un Fondi davvero in palla e dal gioco spumeggiante, ha tramortito i genzanesi, mettendo fine ai sogni di gloria del povero Santolamazza, molto bravo a predicare sui media, meno sul campo di gioco. Certo, se il “povero Romoletto” non avesse trovato un superlativo Celli, anche in occasione del rigore parato, si sarebbe potuto parlare d’altro. Stà di fatto che la squadra di Mister Liquidato ha girato alla perfezione ed a Santolamazza ha girato la testa.

 

Si diceva che la Serie D fosse uno stimolo in più, ma per l’asettico pubblico fondano non basterebbe una tanica di olio di ricino…restando in tema di “stimoli”. Tra defezioni e assenti dell’ultim’ora, la nostra sporca figura l’abbiamo fatta anche stavolta, con sostegno incessante e coinvolgente, se si escludono i primi minuti del Secondo Tempo. Colore e calore non mancano mai e finalmente, questa Domenica, anche lo stimolo di avere presenze nel Settore Ospiti.