Archivi del mese: Novembre 2011

In casa con il Celano

Siamo solo Noi

“Nec sine Marsis nec contra Marsos trivumphari posse”…così parlò il filosofo greco Appiano di Alessandria quasi duemila anni fa. “Non si può vincere né senza i Marsi né contro di essi”…questo, in parole povere, il messaggio lanciato per riassumere la forza e la potenza del popolo dei Marsi, abitanti a quel tempo della Marsica, la zona interna dell’Abruzzo. E proprio Celano, assieme ad altri comuni abruzzesi, rivendica l’appartenenza al popolo dei Marsi e non ama definirsi Abruzzo, bensì Marsica. Ma non preoccupatevi, non siamo qui a farvi lezioni di geopolitica, tutto ciò serve solo come punto d’inizio per parlare della sfida del “Purificato”, perché in realtà a geografia avevamo 5, ma adesso, girando l’Italia in largo ed in lungo, crediamo di poter arrivare senza difficoltà alla “sufficienza”.

Ed in effetti, Appiano di Alessandria non aveva tutti i torti, visto il vigore con cui gli ultimi della classe hanno affrontato la gara con il Fondi, uscendo sconfitti alla fine dei novanta minuti, ma capaci di far tremare il “Purificato” in più di un’occasione, dimostrando ancora una volta, se ancora ce ne fosse bisogno, che le classifiche lasciano il tempo che trovano e servono solo ai “pennivendoli” di turno per commentare ciò che non vedono con i propri occhi.

Il “Purificato”, non più baciato dal sole autunnale, sta lasciando spazio alle lunghe e fredde domeniche invernali, quelle domeniche che difficilmente ti accolgono con una temperatura mite e che allontanano dallo Stadio anche quei pochi furbetti che continuano ad acquistare biglietti di Curva ed a posizionarsi in Tribuna Coperta, in barba a chi, correttamente, spende più di loro per sedersi su quei seggiolini, ed in barba alle diffide previste per questi “comportamenti”. Freddo pungente o sole cocente, gli unici a stare sempre lì al loro posto, sono quelli della Iacuele. Strano ma vero, di domenica in domenica, la Iacuele non fa mai registrare cali, anzi, mentre “il campetto di calcetto” si svuota, la Curva si riempie di cuori pulsanti per quei due colori che scendono in campo. Oggi più di ieri, su quei gradoni, mani e voce ce la mettono tutta per far sentire meno solo gli undici in campo, che se fosse per il restante pubblico, giocherebbero sempre “fuori casa”.

In campo, appunto, un Fondi mai domo, nel vero senso della parola, ha recuperato l’ennesimo svantaggio iniziale tra le mura amiche, dilagando alla distanza nella difesa di burro dei marsicani, che forse pagano la giovane età della retroguardia. I rossoblu bissano la vittoria in Coppa contro il Frosinone che, a quanto pare, è servita a rivitalizzare il morale degli undici in campo e dell’intera rosa. Vittoria in Coppa che non ha però rivitalizzato una Città fredda, assente anche quando la Serie A è ferma, segno tangibile che le scusanti non possono più essere utilizzate per spiegare i motivi del disinteressamento verso i colori rossoblu. E’ ora di finirla con le solite “giustificazioni”, lo sappiamo benissimo che in Città a nessuno importa delle sorti del Fondi e sappiamo anche che la Stanley continua a registrare scommesse che vedono “il Fondi perdente”. Complimenti vivissimi fondani con la “f minuscola”, sperando che prima o poi vi giochiate anche la casa e la moglie!

Finché Vivrò #7

Finché vivrò…

Copertina tutta per Noi della Iacuele, gli unici a meritare emozioni e soddisfazioni. All'interno, i resoconti della gara interna contro il Perugia e della trasferta di Fano. Rubrica "Settore Ospiti" con i protagonisti di turno, i Celanesi. "Un gol con gli occhi al cielo", articolo dedicato al bellissimo gesto del calciatore Billy Sharp verso il proprio figlio, morto appena tre giorni prima, poche ore dopo la nascita. In chiusura, il resoconto della gara di Coppa Italia contro il Frosinone. Ultima pagina con Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno IX – Settimo Atto

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 15a Giornata

Arzanese-Aversa 1-0
Chieti-Fano 2-1
Fondi-Celano 5-2
Gavorrano-Aprilia 0-1
Isola Liri-Catanzaro 0-0
Melfi-Campobasso 1-0
N.Frattese-L'Aquila 0-1
Perugia-Ebolitana 3-1
Vibonese-Milazzo 1-0
V.Lamezia-Giulianova 1-1
Riposa Paganese

Classifica P G V N P
L'AQUILA 30 15 8 6 1
PERUGIA* 29 14 9 2 3
CATANZARO* 27 14 7 6 1
PAGANESE* 26 14 7 5 2
V.LAMEZIA* 25 14 6 7 1
GIULIANOVA 23 15 7 2 6
CHIETI* 21 14 6 3 5
ARZANESE* 21 14 5 6 3
CAMPOBASSO* (-2) 20 14 6 4 4
GAVORRANO* 20 14 5 5 5
APRILIA* 19 14 5 4 5
VIBONESE* 15 14 3 6 5
FONDI* 15 14 4 3 7
N.FRATTESE 15 15 2 9 4
AVERSA* (-1) 15 14 4 4 6
ISOLA LIRI* (-2) 14 14 4 4 6
FANO* (-5) 12 14 5 2 7
MELFI* (-4) 12 14 4 4 6
EBOLITANA* (-1) 12 14 3 4 7
MILAZZO 12 15 2 6 7
CELANO 5 15 1 2 12

*una gara in meno

La trasferta di Fano

Al settimo…piano!

Di buon ora e con poche ore di sonno, partiamo alla volta delle Marche, destinazione Fano, la città del Carnevale più antico d’Italia. Ci aspettano 450 chilometri tutti d’un fiato, per quella che sarà la trasferta più a nord del Girone B di Serie C2. A nord di Fondi, si intende, non siamo certo nel Settentrione o ad un passo dalla Svizzera e ci preme sottolinearlo, visti gli avvenimenti che di qui a poco andremo a raccontare. La “ciurma” che si incammina verso questa nuova meta ha un’età media pazzesca, 37 anni, alla faccia dei ventenni che passano le domeniche lungo il corso di Fondi, tra una scommessa alla Stanley ed un aperitivo sorseggiato più per moda che per gusto del palato.

Il viaggio è lungo, ma fila via liscio senza intoppi, e tra una pisciata ed una sosta all’Autogrill ci ritroviamo già in Abruzzo. Una volta sbucati fuori dal Gran Sasso, le fitte nuvole che ci avevano tenuto compagnia fino a L’Aquila, lasciano spazio ai paesaggi della nostra bella Italia. Inizia così, da Teramo, quella che abbiamo ribattezzato l’”Autostrada degli Stadi”. Già, perché, gettando gli occhi fuori dal finestrino, passano in rassegna, uno dietro l’altro, il “Nuovo Comunale” di Teramo in perfetto stile inglese, ma poco amato dai Teramani, ancora innamorati del Vecchio Comunale; il “Fadini” di Giulianova; il “Comunale” di Civitanova Marche; il fantastico “Riviera delle Palme” di San Benedetto del Tronto, dove c’è tempo anche per una foto ricordo, con alle spalle la “neonata” copertura dell’impianto, con la frase storica del tifo rossoblu “Il tempio del tifo”. Ma non è finita qua, perché riusciamo a scorgere anche gli stadi di Alba Adriatica, Grottammare, Recanati e Senigallia, che non avranno il fascino dei primi, ma per degli “amanti degli spalti” come Noi, sono sempre luoghi da “venerare”.

Con largo anticipo giungiamo a Fano e ne approfittiamo per ingurgitare panini, birra e addirittura limoncello, sarà per via dell’età, ma non ci facciamo mancare niente. Una volta “zittiti i brontolii dello stomaco”, ci dirigiamo verso il Settore Ospiti, dove una volta scesi veniamo “aggrediti verbalmente” da due funzionari di Ps, forti della loro divisa. Sanno benissimo che non siamo tesserati e “sputano fuori” frasi che dimostrano la loro pochezza culturale ed intellettuale. Uno dei due, forse inviperito per un mancato “passaggio di grado”, sembra più “accanito” del collega ed esordisce con un “Tra dieci minuti dovete andare via di qua!”, per farlo seguire ad un “Uomo avvisato, mezzo salvato!”, al che, ci starebbe bene anche un bel “Cielo a pecorelle, pioggia a catinelle!”. Rispondiamo per le rime, vogliamo a tutti i costi restare fuori dal Settore Ospiti, visto che ci impediscono di acquistare biglietti. Ma è qui che inizia il “tetro spettacolo” offerto da chi dovrebbe rappresentare lo Stato, con frasi che lasciano poco all’interpretazione, tipo “Qui al nord non è come da voi al sud, dove nessuno rispetta le regole, questa è un’altra Italia!”, oppure, “Se quando torniamo siete ancora qua, facciamo un bel filmato e vi scattiamo le foto!”, per concludere con un “Vi arrestiamo per manifestazione non autorizzata!”.

Capiamo così che “non è aria”, la colpa non è nemmeno tanto la loro, poveri inetti allergici ad un lavoro come si deve, ma è di chi gli ha concesso il potere di perpetrare abusi nel nome delle divise che indossano con goffaggine. Decidiamo di vagare nei dintorni del “Mancini” e dopo un’estenuante ricerca e dopo aver provato anche la visuale dagli alberi, ci viene incontro un uomo sulla cinquantina, che con un po’ di ritardo, ma con tanta, tantissima umanità, accetta con piacere di ospitarci sul terrazzo del palazzo in cui abita. “Siamo al settimo cielo, o meglio, al settimo piano!”, in un sol colpo raggiungiamo il nostro scopo, peccato solo per l’impossibilità di sostenere gli undici in campo, vista la distanza.

Al di là del risultato finale, dopo aver ringraziato colui che ci ha ospitato, ci incamminiamo verso la nostra Fondi, consapevoli che “nessun divieto potrà fermare un animo ultras”!

Risultati&Classifica

Risultati e Classifica della 14a Giornata

Aprilia-V.Lamezia 3-0
Aversa-Ebolitana 0-0
Campobasso-Arzanese 1-1
Catanzaro-Vibonese 0-0
Celano-Isola Liri 0-0
Fano-Fondi 1-0
Giulianova-Gavorrano 2-0
L'Aquila-Melfi 4-1
Milazzo-N.Frattese 0-0
Paganese-Chieti 1-2
Riposa Perugia

Classifica P G V N P
L'AQUILA 27 14 7 6 1
CATANZARO* 26 13 7 5 1
PAGANESE 26 14 7 5 2
PERUGIA* 26 13 8 2 3
V.LAMEZIA* 24 13 6 6 1
GIULIANOVA 22 14 7 1 6
GAVORRANO 20 14 5 5 4
CAMPOBASSO* (-2) 20 13 6 4 3
CHIETI* 18 13 5 3 5
ARZANESE* 18 13 4 6 3
APRILIA* 16 13 4 4 5
N.FRATTESE 15 14 2 9 3
AVERSA* (-1) 15 13 4 4 5
ISOLA LIRI* (-2) 13 13 4 3 6
FANO* (-5) 12 13 5 2 6
EBOLITANA* (-1) 12 13 3 4 6
VIBONESE* 12 13 2 6 5
MILAZZO 12 14 2 6 6
FONDI* 12 13 3 3 7
MELFI* (-4) 9 13 3 4 6
CELANO 5 14 1 2 11

*una gara in meno

In casa con il Perugia

Ultras unica certezza

Quasi un decennio fa, quando un manipolo di ragazzi stufi della Serie A decise di far rinascere in Città qualcosa che negli anni potesse esser conosciuto e identificato col termine “ultras”, nella massima serie nazionale conquistava il suo spazio il Perugia di Gaucci, che di lì a poco sarebbe balzato agli onori delle cronache per la magica avventura in Intertoto e successivamente in Coppa Uefa. Negli stessi istanti, in una ridente cittadina del Basso Lazio, la squadra locale militava nel Campionato di Promozione, tra campetti di sabbia e reti da pollaio…quella squadra era il Fondi.

Oggi, a distanza di anni, il più bello ma stravagante sport al Mondo, è riuscito a metter di fronte una all’altra le due squadre, a dimostrazione di quanto il calcio sia ormai diventato sempre più vittima di fallimenti, retrocessioni e giochi di palazzo. A chi, a quel tempo, sognava e ipotizzava un giorno di poter sfidare squadre dal blasone calcistico, ridevamo in faccia, anche perché Noi ultras preferivamo, e preferiamo tuttora, sfidare il Taranto allo “Jacovone” o il Foggia allo “Zaccheria”, piuttosto che il Milan al “Meazza”. Lo sappiamo, siamo strani, ma siamo fatti così, siamo Ultras…e non badiamo certo al campione in campo o allo sponsor sulla maglia di chi ci affronta, bensì guardiamo le gradinate, contiamo i passi che ci dividono dalla balaustra e conosciamo a memoria gli stadi più caldi, che non sono quelli con le poltroncine col cuscino col simbolo della squadra, ma quelli vetusti, grigi e polverosi, dove prima di Noi son passati uomini con la nostra stessa passione. Spalti di cemento che hanno conosciuto cori e boati, gioie e dolori, fumogeni e striscioni, quando ancora si poteva essere liberi di seguire la propria fede.

Il calcio moderno, dopo averci concesso l’onore di guardare da vicino le maglie di Avellino, Campobasso e Catanzaro, ci ha regalato un’altra nobile decaduta che freme dalla voglia di tornare nel calcio dei milioni. Ormai, con il susseguirsi di queste “celebri morti calcistiche”, si rischia un declassamento di pagina nell’album Panini, passando dalle prime, con tanto di scudetto e giocatori; alle ultime, quelle che al massimo ti concedono il privilegio di dividere lo stemma glorioso della tua Società con altre tre squadre sulla stessa figurina, per la gioia di chi, come noi, lo scorso anno divideva la targhetta adesiva con Catanzaro e Campobasso e che ora, gelosamente, conserva il cimelio in un libro, lontano dal logorio del tempo.

Il calcio è così, oggi ti dà e domani ti toglie, con gli interessi, dalle stelle alle stalle, ma sarebbe meglio dire da Perugia a Torrenova, non ce ne vogliano i secondi, seppur siano anch’essi biancorossi, ma con un “Renato Curi” in meno. Già, Renato Curi, perché la storia delle grandi squadre non la fanno i grandi giocatori, ma i grandi uomini, e Renato Curi, a differenza del “povero” Clemente, era un grande uomo. Ma si sa, oggi il calcio è fatto di burattini, pagliacci e saltimbanchi, con i primi rappresentati degnamente da chi ha deciso di “stringere amicizia” con Maroni, tesserando la propria fede per un primo posto in classifica; i secondi rappresentati dai vari “personaggi” che orbitano nel calcio e che dall’oggi al domani mettono fine a storie calcistiche prestigiose; e gli ultimi rappresentati dai giocatori, sempre più mercenari, sempre meno uomini.

In questo “tendone da Circo”, trova spazio però una minoranza, una minoranza rumorosa, che non partecipa allo spettacolo, ma che segue la propria passione con coerenza ed umiltà, con degli ideali, dei sani principi, dei valori, dei colori. Alle soglie dell’ennesima era calcistica, sono sempre al loro posto, sono sempre lì, la gente li chiama “Ultras”!

Finché Vivrò #6

Finché vivrò…

Mai copertina fu più azzeccata, per rendere l'idea sull'attuale situazione del calcio italiano. All'interno di questo numero i resoconti della gara interna contro la Neapolis e della trasferta di Isola Liri. Rubrica "Settore Ospiti" con i protagonisti di turno, i Perugini. Spazio anche ad un pò di attualità, con i motivi che hanno portato alla multa inflitta dalla Lega al Fondi Calcio. Sull'ultima colonna portiamo alla ribalta la storia di Roberto Riva, ultras veronese, sulla cui tragica fine aleggiano i dubbi dell'ennesima "morte di Stato". A chiudere, Risultati&Classifica, il Prossimo Turno e le foto delle ultime gare.

Anno IX – Sesto Atto