Archivi del mese: Marzo 2007

Così non va!

Ci risiamo! Di nuovo lo stesso disco, la stessa musica, lo stesso risultato finale. Di nuovo a mani vuote sulla strada del ritorno a casa, ancora una volta delusi e molto nervosi per una sconfitta che si poteva quantomeno evitare. Evidentemente però il film di questo campionato non è altro che una trama da incubo, scritta tutta d’un fiato per lasciare senza respiro chi lo vive. Tanto che anche quando tutto sembra andare nel verso giusto arrivano eventi inaspettati a cambiare il corso delle cose. Eppure non siamo di fronte a delle forze disumane, tantomeno a battaglioni insuperabili. Al contrario, navighiamo in acque pericolanti in quello che è probabilmente il meno competitivo torneo di Eccellenza degli ultimi anni. E fortuna vuole che, fino ad oggi almeno, anche di fronte a risultati negativi della nostra truppa sono giunti risultati altrettanto negativi dagli altri campi per le nostre dirette concorrenti. Siam di fronte ad un bivio: le prossime gare ci diranno tutto. Certo, nella speranza che possa essere presto rinviata a data da destinarsi una domanda che al momento sorgerebbe più che spontanea: cosa succederà quando a fronte di un nostro scivolone le altre formazioni coinvolte nella bagarre salvezza riusciranno a fare punti???

Lo ripetiamo da tante troppe settimane. Fuori casa abbiamo un ruolino di marcia da ultima in classifica o anche peggio: solo tre punti in undici trasferte. Risultato di tre pareggi e ben otto sconfitte! Possibile che non ci siano soluzioni a questo male? Possibile che tutte, tutte, tutte le formazioni del girone siano state capaci di andare a fare bottino pieno lontano dalle mura amiche e solo il Fondi non riesca mai a vincere una partita in versione esterna? Potrebbe sembrare una barzelletta eppure siamo davvero l’unica squadra del girone a non aver mai vinto in trasferta, mai! E se alcune volte c’è stato lo zampino della sfortuna o la buona dose di responsabilità arbitrali è pure vero che nella maggior parte dei casi le colpe sono attribuibili solo ed esclusivamente alla condotta di gioco, o non gioco, adottata, ed alle occasioni clamorosamente divorate, ad alcuni pesanti svarioni difensivi, ad alcune indecisioni costate caro, ad alcune scelte di formazione su cui si potrebbe discutere per ore. Ma il calcio, si sa, è bello anche per questo. Bellissimo addirittura quando permette ad una squadra di ribaltare il risultato nell’arco di cinque minuti, logicamente per chi la vittoria l’ha festeggiata dopo averla cercata ed a nostro parere meritata. Triste ed imprevedibile invece quando riflette tutti i limiti di un’altra squadra, in vantaggio per oltre un’ora di gioco sia in fatto di reti che di uomini in campo, ripresa e poco dopo “sorpassata” di scatto da un avversario ora tornato prepotentemente in corsa per la lotta salvezza, apparso stimolato al punto giusto e meno stanco.

Continuiamo ad alternare ottime prestazioni a dei momenti di preoccupante crisi, da goleade e “vinci e convinci” si passa ad una prova indecorosa, dalle prospettive di rilancio che seguono una larga vittoria interna a condivisibili ansie per l’ennesima sconfitta esterna della stagione. E proprio per questo motivo resta importante il clima di serenità. Da infondere alla squadra, rendendola maggiormente responsabile e coinvolta emotivamente in questa battaglia per non retrocedere, da infondere all’ambiente, ultras esclusi, per evitare maggiori e penalizzanti pressioni. Ultras esclusi perché noi la nostra parte la stiamo facendo: evitando polemiche che pure troverebbero appiglio, sorvolando su più di un episodio, continuando a dare sostegno alla squadra senza il benché minimo tentennamento. Questo perché abbiamo da sempre creduto che le contestazioni, almeno quelle degne di tale nomea, non siano costruttive se portate avanti in momenti delicati come quello che stiamo vivendo. In una fase del campionato come questa c’è bisogno di compattezza, di unità di intenti, di voglia di tirarsi fuori dalle sabbie mobili, per il bene della maglia e per il futuro del calcio rossoblu. Fino all’ultimo secondo, sperando si tratti di un triplice fischio che dia il via ad una bella festa per celebrare il raggiungimento di quello che è l’obiettivo stagionale. Per “l’addition” c’è tempo, ora solo incitamento! Lo capiranno tutti???

Intanto, tornando al calcio giocato, ci si appresta ad affrontare uno scontro diretto fatale di particolare importanza. All’Arnale Rosso arriverà l’Anitrella, reduce da un grande pareggio soffiato in extremis al lanciatissimo Gaeta. Squadra ciociara, quella allenata dal simpatico Calderoni, intenzionata a raccogliere punti ovunque, senza alcun timore reverenziale, considerando che come noi è coinvolta nella battaglia per guadagnarsi una comoda poltrona nel prossimo campionato di Eccellenza. Di certo alla nostra portata, visto che proprio uno dei tre punti fuori casa l’abbiamo portato via dal “Liri” dove resta sempre difficile per chiunque ottenere successi. Partita che si presenta dunque fondamentale per un nostro nuovo rilancio in classifica, dopo la cocente sconfitta di Nettuno. Per dare una scossa definitiva alla stagione, per tre punti che potrebbero allontanarci dalle ultime sei posizioni della graduatoria, per dimostrarci pronti ad un finale di torneo che si preannuncia torrido, in campo e… fuori. E soprattutto l’occasione per la squadra di mettersi alle spalle il macabro finale di gara del “Celestino Masin” e riprendersi gli applausi del proprio pubblico. Perché ora più che mai assume importanza il calore e la fiducia dei sostenitori. E se è vero come è vero che il supporto degli ultras non è mai venuto a mancare… è giusto e doveroso che d’ora in poi sia la squadra a non “assentarsi” più!